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Canapa: una fibra naturale eco-sostenibile

La canapa ad uso tessile è la fibra naturale ideale per chi cerca un tessuto che sia al al tempo stesso resistente ed eco-sostenibile.

La coltivazione del cotone è probabilmente il più grande inquinante del pianeta in termini di rilascio di pesticidi e insetticidi, oltre all’enorme consumo di acqua che comporta. Per non parlare poi dei danni all’intero ecosistema derivati dalla lavorazione del petrolio per ottenere fibre sintetiche artificiali (come nylon e poliestere) che non sono né biodegradabili né riciclabili.

La canapa per uso tessibile

La canapa tessile si estrae dall’omonima pianta erbacea della specie cannabis sativa, una pianta che fiorisce in aree con climi temperati come l’Italia. Le piantagioni non necessitano di trattamenti aggressivi con pesticidi, diserbanti o altri prodotti chimici. La pianta può crescere sino a 4 metri, ha radici robuste che ossigenano e arricchiscono il terreno grazie a un forte apporto di azoto. La canapa è inoltre una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno.

La lavorazione della canapa, tutt’oggi molto “manuale”, comporta grandi vantaggi per l’ambiente, ed il fatto che non siano necessarie sostanze chimiche rende la sua sostenibilità ancora più concreta rispetto ad altre fibre naturali.
E’ una delle poche fibre che può essere definita ecologica anche quando non dispone di certificazioni tessili ed è completamente biodegradabile. La canapa tessile viene sempre più spesso utilizzata da brand di moda che seguono il movimento della moda sostenibile, soprattutto per realizzare borse, scarpe, portafogli, zaini e altri accessori di moda, ma anche abbigliamento uomo e donna, come giacche, polo, pantaloni e vestiti.

Dalla canapa si ottiene una fibra tessile naturale ed eco-sostenibile perché la sua coltivazione:

  • non necessita di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti durante la coltivazione. 
  • lascia il terreno in condizioni eccellenti per qualsiasi coltura successiva
  • bonifica i terreni inquinati
  • non esaurisce il suolo, anzi, aggiunge materia organica al terreno e lo aiuta a trattenere l’umidità
  • rispetta il terreno dove viene coltivata
  • necessita di minore suolo per crescere e di un basso quantitativo di acqua.

I tessuti ottenuti da questa meravigliosa pianta sono dotati anche di altre proprietà molto interessanti:

  • riflettono i raggi ultravioletti e infrarossi
  • sono di gran lunga più resistenti agli strappi e all’usura rispetto a quelli realizzati con il cotone
  • hanno proprietà antimuffa e antifungine
  • schermano dai campi elettrostatici
  • non conducono l’energia elettrica
  • non irritano la pelle perché sono anallergici
  • tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo perché sono antisettici
PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE

Vale la pena soffermarci su questa ultima caratteristica: uno studio scientifico del 2008 (Antibacterial Cannabinoids from Cannabis sativa: A Structure-Activity Study pubblicato sul “Journal of Natural Product”) spiega come le sostanze presenti nella canapa riducano la diffusione di alcuni batteri resistenti agli antibiotici, tra cui lo stafilococco aureo penicillino-resistente. “Alcune piante a fibra naturale come la canapa, sono considerate in possesso di attività antibatterica contro un’ampia gamma di batteri patogeni”. Quindi, oltre ai potenziali utilizzi medici, questa proprietà fa sì che la fibra di canapa possa essere utilizzata per la realizzazione di tessuti speciali come quelli ospedalieri.

Caratteristiche

La fibra di canapa si presenta di un colore tendente al marrone, è difficile da sbiancare ma può essere colorata sia con tinte chiare che scure.
La lunghezza delle fibre varia notevolmente, si va dagli 1,9-2,5 cm delle fibre comunemente utilizzate per la produzione tessile, fino alle lunghe fibre utilizzate nel settore industriale, che raggiungono diversi centimetri di lunghezza.
Sebbene abbiano una scarsa elasticità, i tessuti in canapa sono noti per la notevole traspirabilità.

Le fibre di canapa più lunghe e grezze vengono utilizzate per la produzione di corde, funi, sacchi e teloni pesanti. Per via delle caratteristiche di tenacia e di resistenza all’acqua, il cordame di canapa è l’ideale per l’utilizzo nel settore marittimo. Dalle fibre più corte, sottili e morbide della canapa si ricavano invece i tessuti per l’abbigliamento e l’arredo d’interni

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